di Maria Laura Riccardi
Libri, candele e… tazze.
Queste sono tra le mie categorie di regali preferite, passe-partout in varie occasioni. Ma diciamoci la verità: al giorno d’oggi, nella nostra società, ha ancora senso donare qualcosa il giorno di Natale?

La risposta che mi sono data è: sì.
Le parole chiave sono: regali personalizzati, utili, magari solidali, e che portino un po’ di gioia e affetto a chi li riceve, come per dire “ehi, l’ho visto e ho pensato a te”.
La tradizione dei regali di Natale voleva celebrare, originariamente, la commemorazione della nascita del Bambin Gesù. Dopo il boom economico, a metà del XX secolo, con il progressivo avanzamento del capitalismo, il Natale si è trasformato in una consumistica corsa al regalo che, il più delle volte, diventa solo un inutile oggetto in più da tenere in casa o riciclare alla futura occasione.
Negli ultimi decenni, complice anche la crisi economica (e quest’anno la pandemia), è nato il bisogno di un’inversione di rotta. Si sono imposti movimenti come il minimalismo, che rifiuta la dipendenza dai beni materiali, allontanando l’idea che la felicità venga dall’esterno e dalla gratificazione temporanea di comprare qualcosa.
A tal proposito, è in uscita un documentario su Netflix del quale vi parlerò il prossimo anno, in cui anche qui, sul neonato portale di Molliche di pagine, verranno annunciate un sacco di novità.
“Un uomo è ricco in proporzione al numero di cose delle quali può fare a meno”
Henry David Thoreau
Idee per regali intelligenti

Optare per un libro, a mio parere, è un’idea sempre utile e gradita. I libri, infatti, sono cibo per la mente, nonché una fonte di intrattenimento.
La tazza in foto è del Libraccio, shop su cui spesso acquisto libri usati. Dare una nuova vita ad un oggetto appartenuto a qualcun altro, cercandolo nei mercatini o su internet, è un modo per spendere di meno e rimettere in circolazione qualcosa.
Ecco il link del sito: https://www.libraccio.it/
Chi vive in una grande città ha di certo più possibilità di acquistare qualcosa di personalizzato, anche se quest’anno ci sono le limitazioni per gli spostamenti. Peggio è per chi, infatti, vive in piccoli centri abitati, in cui anche le attività commerciali ne hanno risentito di più.
Sarebbe bello supportare i negozi della propria città (lì dove sono presenti) e l’artigianato locale. Io, ad esempio, adoro i segnalibri fatti a mano o gli oggetti in legno, come questi in foto, realizzati da M. Raffaella Matranga, artista sanseverese (nonché l’illustratrice di questo sito):
Per acquistarli, è possibile compilare il modulo di informazioni nella sezione Contatti.
Altra idea non scontata è quella di fare un regalo solidale, per esempio con una piccola donazione ad una onlus, o con l’acquisto di un presente i cui proventi siano poi devoluti ad una nobile causa.
Io ho scelto di sostenere Worldrise, l’associazione per la tutela dei mari di Mariasole Bianco: https://worldrise.org/
Buono, da mangiare e da regalare, anche il cuore della Telethon:
Infine, se siete ancora indecisi su cosa regalare, vi raccomando l’ultimo di video di Milena, una studentessa di medicina ed una bookblogger molto speciale:
Un sacco di idee originali, vero?
Se volete seguirla, cercatela come: Timeless Hopeful Reader. Poi vi parlerò meglio delle sue iniziative!
L’unica cosa certa è che il tempo speso insieme alle persone è l’unico dono che non ha prezzo.
E tu, quali regali preferisci donare o ricevere?
Se ti va, lascia un commento qui sotto!
La copertina è un’illustrazione di M. Raffaella Matranga.
Ottimi suggerimenti e soprattutto molto graditi! Mi piace molto questo blog, argomenti attuali e molto interessanti, che stimolano la riflessione e, cosa ancor più importante, indirizzano l’azione verso una strada consapevole e costruttiva. Grazie, continua così!
Grazie mille! ❤
Libri e tazze sono anche tra i miei regali preferiti 🙂
Ho visto che leggi libri molto belli anche tu, Anna! Anche io adoro Dylan Dog 😍👌
Sììì! Lo adoro 🙂