Di cosa parliamo quando parliamo d’amore?

L’amore… il sentimento di cui tutti i grandi poeti hanno scritto e sul quale tanti scrittori si sono interrogati nel corso dei secoli. Così desiderato eppure così temuto. Così incomprensibile, ancora oggi, per chiunque abbia la fortuna di viverlo.

Gli stessi Greci antichi lo dividevano in tre parole diverse: eros, l’amore dell’attrazione e del desiderio, àgape, ovvero la complicità e l’amicizia, ed infine la parola filìa che indicava l’amore spirituale e romantico.

Oggi voglio mostrarvi tre diverse opinioni dell’amore attraverso gli occhi di tre autori speciali e tre libri che reputo davvero intensi dal punto di vista emozionale.

From Scratch: l’amore oltre la morte

Ho incrociato casualmente la serie tv su Netflix, con Zoe Saldana (la protagonista di Avatar) ed Eugenio Mastrandrea (figlio del più famoso Valerio), e sono rimasta piacevolmente colpita. La storia, che attraversa più di una decade, è ambientata tra Firenze, la Sicilia e gli Stati Uniti.

Tratta da una storia vera, la protagonista è proprio l’autrice Tembi Locke, attrice e sceneggiatrice statunitense afroamericana, e parla della sua relazione con un cuoco siciliano, Saro.

Ho acquistato il libro dopo aver guardato la serie e l’ho trovato abbastanza aderente, seppur nel testo cambi l’ordine della narrazione degli eventi e alcune caratteristiche dei personaggi.

La domanda che pone è questa: è facile amare qualcuno quando le cose vanno bene, ma siamo capaci di amare anche nel momento di estrema difficoltà e sofferenza?

I due protagonisti si incontrano quando sono giovani, in Italia, e si trasferiscono poi a Los Angeles, cercando di costruire la loro vita insieme: seguono le rispettive passioni e ambizioni lavorative, si sposano e riescono anche ad adottare una bambina che amano molto, superando le differenze culturali e familiari, sopportandosi a vicenda attraverso varie fasi.

In tutto ciò, purtroppo Saro (Lino nella serie) si ritrova a combattere contro una rara forma di tumore che negli anni si aggrava fino a diventare invalidante e a privarlo lentamente della forze fisiche e mentali.

Quasi vent’anni dopo, mi stavo rendendo conto che, facendo la sua comparsa nella mia vita, Saro aveva fin da subito conferito una forma a ciò che prima era solo spazio. Aveva portato sollievo quando neppure sapevo di averne bisogno, si era dimostrato disposto ad abbracciare quelle parti di me che erano impulsive, irrequiete, grezze e contraddittorie. Insieme, avevamo affrontato la vita come due forchette che attingono da un solo piatto; pronti ad ascoltare, ad amare, a scrutare il buio sempre riuscendo a scorgere un sottile spicchio di luna.

From Scratch- Tembi Locke

Il libro è molto profondo, realistico, lascia grande spazio a descrizioni attraverso un linguaggio poetico. La Sicilia ha una parte fondamentale in questa storia, così come la cucina.

L’autrice guida in una serie di riflessioni sulla vita, sulla gioia, sul dolore e anche sulla morte, come tutte facce della stessa medaglia.

La riflessione che mi ha lasciato è questa:

Quando un rapporto è sincero e profondo, e davvero si vuole stare con qualcuno, si è disposti sempre a lavorarci insieme, a raccogliere i cocci rotti e a mettersi in ascolto delle rispettive esigenze, a volte mettendo l’altro al primo posto. Questo accade anche nei momenti peggiori, quando tutto va male e non ci sono più speranze. Questo significa anche dover accettare la parte più dolorosa della vita, il dover lasciar andare.

Il Profeta: l’amore come guida

Se parliamo di libri che hanno in qualche modo rivoluzionato l’approccio filosofico dell’ultimo secolo, non possiamo non citare “Il profeta” di Kahil Gibran, un piccolo saggio in cui l’autore trascrive una serie di insegnamenti di grande profondità, su argomenti di vario genere: dall’amicizia al lavoro, dalla gioia al dolore.

L’amore non dà che se stesso e non toglie che se stesso.

L’amore non possiede né vorrebbe essere posseduto,

Perché l’amore basta all’amore.

… E non pensate di poter dirigere il corso dell’amore perché è l’amore che, se vi trova degni, dirige il vostro corso.

“Il profeta”- Kahil Gibran

Il testo è intrinseco di concetti sulla spiritualità e sulla condivisione.

Tutti gli insegnamenti del profeta sono guidati dall’amore: vivere una vita degna significa porre l’amore come guida, a capo delle nostre vite, lasciandoci trasportare da esso attraverso qualunque tipo di attività svolgiamo.

Infatti l’amore “così come v’incorona, così vi crocifigge. Così come vi fa crescere, così vi pota”.

Bisogna, quindi, essere pronti ad accogliere non solo le rose, ma anche le spine, semplicemente donando se stessi all’altro.

Attraversare i momenti dolorosi può rendere davvero capaci di imparare e degni di amare. L’amore appare, quindi, come un rito di passaggio, un fuoco da attraversare, con il quale apprendere come stare davvero al mondo.

“Tutto ciò deve fare l’amore per conoscere i segreti del vostro cuore e per tale conoscenza diventare un frammento del cuore della vita.”

Folle di amore per te: l’amore come una necessità

Questa piccola raccolta dell’immensa Alda Merini merita un cenno di lode, in quanto mi ha fatto riflettere sulla parte più umana delle relazioni: la necessità di essere amati.

Il sentirsi vivi, il sentirsi visti, il sentirsi apprezzati attraverso gli occhi di un’altra persona.

Quando tu non ci sei

e l’aria non risuona dei tuoi richiami segreti

allora l’ombra si stende come un manto

la sera diventa feroce

e gli uccelli mi cadono ai piedi stecchiti,

come percossi da una peste improvvisa

perché la mancanza d’amore

è la mia pestilenza.

Alda Merini

L’amore è sempre in primo piano, è una forza scatenante capace di sconvolgere e di distruggere gli amanti. L’abbandono è una tragedia inevitabile, quasi l’inconcepibile conclusione di un sentimento o di una passione, durati troppo poco e destinati ad interrompersi bruscamente.

Il sentimento di trasporto totale non è controllabile ed è destinato ad intervallarsi con una condizione semi permanente, quella della solitudine.

Nonostante tutti questi rischi, l’unica cosa certa è che non si può vivere senza amore, scopo e senso della vita stessa.

Motivo per il quale la poetessa non ha mai smesso di cercarlo e di viverlo, considerandolo una “follia” positiva.